Transatlantic Trade and Investment Partnership.
Ecco come si chiama l’accordo che gli Stati Uniti d’America vogliono firmare con l’Unione Europea. Purtroppo non posso forniti alcun link al documento perché è tenuto segreto. Qualche informazione di massima si ha sugli oggetti di tale accordo:
- accesso al mercato (merci, servizi, investimenti e appalti pubblici)
- ostacoli non tariffari
- questioni normative
In breve una società statunitense può fornire uno di questi servizi anche sul territorio europeo senza dover più pagare un dazio e viceversa. Messa così sembra anche interessante e vantaggiosa per entrambe le parti. Vorrebbe dire ad esempio esportare i nostri prodotti italiani di alta qualità ad un prezzo più basso ed essere più competitivi sul mercato americano; ma significa anche che un paese non potrà più imporre quei dazi necessari a proteggere le piccole e medie attività (aziende, agricoltori e allevatori) che si troverebbero a dover competere con grandi aziende e multinazionali. Sarai d’accordo con me che l’esito sarebbe alquanto scontato.
A quanto pare d’oltre oceano si spinge per una deregolamentazione in diversi campi uno dei quali è quello delle etichette sui prodotti alimentari (vedi anche Il cibo globalizzato): fornire il minor numero di informazioni al consumatore per evitare una concorrenza altrimenti definita sleale. Sleale è al massimo permettere ad un’azienda di riempire le proprie vacche di ormoni della crescita o di coltivare i cereali con semi OGM, riempirli di pesticidi tossici, metterli sul mercato accanto ai prodotti biologici e fare una concorrenza sfrenata sul prezzo non essendo obbligato ad informare il consumatore!
Ma una soluzione c’è e come sono solito ripete nei miei articoli siamo noi. Ci sono due cose che puoi fare subito:
- riempire di e-mail il nostro Ministro delle politiche agricole (ministro@pec.politicheagricole.gov.it) e il Parlamento Europeo inserendo come oggetto del messaggio “TTIP” e come messaggio “NO TTIP for USA interests only; RESPECT ours”
- dare un segnale forte quando andiamo ad acquistare il cibo facendo attenzione a cosa compriamo e alla sua provenienza.
Io l’ho già fatto. E tu?
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo (Mahatma Gandi)
Questo è un sunto dell’articolo più completo che puoi trovare qui.
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Interessante e giusta la tua iniziativa ( soluzione) ma, come sempre c’è un ma
Il Cambiamento inizia dalle Coscienze di ognuno e Oggi, in questo Paese, la Coscienza è un Optional
Grazie per la condivisione
Un sorriso da Mistral
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La Coscienza per me è “di serie”, qualcosa che ognuno di noi ha, bisogna risvegliarla ed è proprio per questo che scrivo: per condividere ed informare. L’Optional è scegliere se ascoltarla (la Coscienza).
Grazie a te per il tuo spunto. Un sorriso
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