La storia di Christian McPhilamy è nota ormai a molti. Un bambino di 8 anni che ha deciso di lasciarsi crescere i capelli per 2 dopo i quali ha donato le sue ciocche a Children With Hair Loss, un’associazione che si occupa di aiutare bambini che per diversi motivi non hanno capelli.
Nei due anni in cui ha deciso di far crescere la sua chioma bionda è stato spesso preso in giro a scuola e degli adulti (penso più per scherzo) gli hanno offerto del denaro per tagliarseli.
Anche un bambino di 8 anni ci può insegnare a rinunciare a qualcosa per fare del bene al prossimo e ad astenerci dal giudicare una persona solo da come appare.
Il titolo del post rimane comunque vero. Quando notiamo qualcuno o qualcosa inevitabilmente diamo un giudizio istantaneo. Senza poterlo evitare. È così che funziona la mente. Vedendo per la strada un bambino biondo con i capelli così lunghi chi non avrebbe sorriso e magari pensato “Ma guarda i genitori come lo mandano in giro. Poverino!”? La cosa importante è rinunciare ad essere così presuntuosi da pensare che la prima idea che ci frulla per la testa sia necessariamente quella giusta.
Quando ci sentiamo giudicati dagli altri è perché lo facciamo per primi noi, con noi stessi e con gli altri.
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Si è impossibile non giudicare, e se invece pensassimo che esistono altre realtà alle quali non sta ha noi capire quale sia la verità.
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O magari motivazioni che ignoriamo finché non indaghiamo
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