La democrazia è la forma di governo migliore che esista. Tutti hanno la possibilità di mettersi in gioco e di dire la loro attraverso il voto. È un segno di progresso culturale talmente importante che qualcuno ha deciso di imporla democraticamente scaricandola insieme a qualche tonnellata di bombe.
La democrazia richiede un impegno costante da parte della popolazione perché ogni Stato ha un governo che rappresenta né più né meno i suoi cittadini.
Il prezzo della libertà è l’eterna vigilanza (Lisa Simpson – si, quella dei cartoni! – perché l’hanno ripetuta talmente in tanti che, per non fare torto a nessuno, meglio utilizzare la sua di citazione)
Ma siamo veramente convinti che il nostro modo di eleggere Deputati e Senatori sia effettivamente democratico? Se la tua risposta è “no” può essere per uno di questi motivi:
- sei abituato a porti domande e a non dare quasi mai nulla per scontato (complimenti!)
- hai pensato se me lo chiede probabilmente la risposta conseguente al suo prossimo ragionamento sarà no
- hai visto anche tu il video del Professore di Harvard Lawrence Lessig
In questo video il ragionamento essenziale è riassunto in quanto segue: una lista elettorale bloccata impedisce la scelta diretta dei Parlamentari da parte degli elettori. Questi ultimi hanno solo l’illusione di scegliere: vota per la lista A o per la lista B. E se io volessi scegliere una persona che non è in nessuna delle due? Non puoi. Ecco come funziona la nostra “democrazia”. Mai sentita o detta la frase mi tocca votare il meno peggio? Ecco…appunto!
Inoltre il Professor Lessig sviluppa in maniera articolata il detto veneto chi che ga schéi ga senpre rason (chi ha i soldi ha sempre ragione). Chi finanzia i partiti è colui che ha più influenza nel poter determinare i nomi delle famose liste bloccate. Ecco perché è così importante decidere se mettere un tetto ai finanziamenti; se finanziare l’attività politica interamente o parzialmente con soldi pubblici; se costringere i partiti a bilanci e (soprattutto) rendiconti trasparenti.
Prendiamo poi il caso di una persona che voglia fare il politico come lavoro. Egli farà l’interesse di chi gli permette di arrivare alla poltrona: in caso di lista bloccata sarà il capo di partito, in caso di vera democrazia sarà la popolazione.
E qui arriviamo al punto più importante. Quello che dice Lisa Simpson in uno dei tanti episodi andati in onda ha un significato molto profondo: perché la democrazia effettivamente funzioni è necessario che la popolazione vigili su quanto fatto dai propri rappresentanti politici, che si informi sulla direzione che sta prendendo il mondo, sulle novità interessanti che possono essere importate ed implementate nel proprio paese e soprattutto che studi, abbia una cultura (non solo scolastica) e utilizzi il proprio cervello facendo una critica positiva delle informazioni che riceve senza limitarsi ad essere funzionalmente analfabeta.
LEGGI DI PIÙ sull’analfabetismo funzionale
Insomma, sta ad ognuno di noi (come ormai avrai capito dai miei vari articoli!) migliorare le cose, poiché abbiamo due opzioni: crescere come singoli – e quindi come popolazione – oppure lasciare che tutto scorra sotto i nostri occhi. Ma nel secondo caso non avremmo diritto di lamentarci perché saremmo noi per primi a non agire.
La scelta è tua. Libera e, questa volta sì, democratica.
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Emanuele, caro..la situazione che Tu esponi e’ molto complessa e richiederebbe degli interventi DIVERSI e MIRATI.
Prima di tutto..questo ANALFABETISMO FUNZIONALE:..la gente non e’ EDUCATA e NON VUOLE EDUCARSI DA SOLA ( se nessuno lo fa..perche’ ci dovrebbe essere un servizio statale di CORRETTA INFORMAZIONE e TRASPARENZA)
Personalmente..io non vedo la DEMOCRAZIA nel modo canonico, quello che tutti conosciamo.
DEMOCRAZIA, per me…E’ LA PRIMA FORMA DI ” RISPETTO”..” LA BASILARE FORMA DI RISPETTO”..che hanno tutti i cittadini…
Avere un OPINIONE ed esprimerla e’ una cosa…ma basare IL POTERE DECISIONALE su molte opinioni e’ un’altra.
Ma te la faccio piu’ semplice:
TUTTI HANNO OPINIONI….MA NON TUTTI HANNO OPINIONI ” FUNZIONALI”.
TUTTI POTREBBERO FARE….MA NON TUTTI, ” SONO IN GRADO” di FARE!
Ora, affidare la decisione a un popolo con un DIVARIO PSICOLOGICO…CULTURALE..EDUCATIVO..FORMATIVO
ENORME E VASTISSIMO…penso sia ALTAMENTE RISCHIOSO!
E’ per questo che ci dovrebbe essere ” UNA SELETTIVA DEMOCRAZIA”..solo per quelli che hanno LE POTENZIALITA’ e LE RISORSE UMANE adatte all guida di un paese.( senza discriminazione di peculiarita’ umane o di estrazione)
Nella NOSTRA ITALIA..le cose vanno ancor piu’ vergognosamente…perche’ la democrazia e’ solo di PARATA SOCIALE o di PARAVENTO, verso le di gia’ prestabilite macchinazioni.
“…mi tocca votare il meno peggio? “….
Io personalmente, in questi casi..non voto ma non credo che questo sia la soluzione.
( certo se lo facessimo TUTTI INSIEME..si aprirebbero nuove possibilita’ di BENESSERE per Tutti)
Cominciamo con FORMARE L’INDIVIDUO ( cft: La Repubblica di Platone)…questo e’ il primo passo…
In fondo, come diceva Marx, il Capitalismo e le altre forme di Potere, esistono perche’ c’e MISERIA MENTALE UMANA,o IGNORANZA, che viene sfruttata verso scopi diversi di UN BENESSERE EQUO..REALE..GIUSTO..per Tutti.
Barbara
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Sono d’accordo con te: è un argomento complesso che certamente non è possibile trattare esclusivamente in un singolo articolo di un blog. Il mio scopo è quello di dare un input (a volte provocatorio) per mettere in moto una discussione qui e nelle nostre menti.
L’analfabetismo funzionale non ha tanto a che fare con il livello di educazione, quanto con il fatto che una persona sia in grado di analizzare il pensiero riportato da un politico ponendosi domande o semplicemente che riesca a farne un riassunto. Immagino la tua fosse una provocazione (che mi è piaciuta!): se la gente è stupida, per quale motivo io Stato dovrei fornire un servizio di corretta informazione e trasparenza?
La democrazia è rispetto. Un aspetto interessante che apprezzo.
Per quanto riguarda il resto del commento provo a riassumere il tuo pensiero per verificare se ho capito cosa intendi: il suffragio universale andrebbe sostituito con una democrazia selezionata di persone competenti in grado di fare delle scelte oculate frutto di ragionamento e di una corretta e completa informazione e formazione personale.
Più individui si formano, più persone possono intervenire in questo processo democratico aumentando il numero di quelle che hanno diritto di voto e riducendone il restante.
Ho inteso bene?
Ti ringrazio Barbara per aver investito parte del tuo tempo nella lettura e nel commento di questo articolo e mi scusa per la risposta così tardiva
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Si’ hai inteso bene.
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