Abituati ad abituarti


Ognuno di noi ha le sue abitudini. Esistono quelle utili come lavarsi i denti, mangiare sano, fare attività fisica e avere un atteggiamento positivo. E poi esistono quelle controproducenti come fumare, essere disordinati o essere sempre imbronciati.

Piccolo inciso.
Nota come ho parlato di abitudini utili e controproducenti, non giuste o sbagliate. Questo perché mi interessa relativamente quanto una cosa sia giusta o sbagliata, vera o falsa; ciò che ritengo importante è l’effetto che un atteggiamento, un comportamento o un’abitudine ha su di me. Lavarmi i denti mi serve? Si. Ci sono controindicazioni? No. Allora è utile. Fumare mi serve? No. Ci sono controindicazioni? Si. Allora è controproducente.
La discussione su giusto o sbagliato, vero o falso la lascio ai sociologi e ai filosofi.

[Lungi da me l’idea di insegnare qualcosa a qualcuno. Voglio solo condividere il mio punto di vista, confidando che possa esserti utile]

L’aspetto migliore e più importante di un’abitudine è che possiamo modificarla a nostro piacimento.

Come hai acquisito l’abitudine di lavarti i denti? Probabilmente da piccolo hai avuto qualcuno che ti ha insegnato a farlo e te lo ha imposto finché hai acquisito un’abitudine.
Allo stesso modo hai acquisito l’abitudine ad affrontare le sfide della vita in un determinato modo. Anche l’atteggiamento mentale è un’abitudine e come tale può essere modificato perché sia il più utile e produttivo possibile.

Facciamo un esempio pratico: ti trovi in macchina dopo una dura giornata di lavoro e tornando a casa buchi una gomma. Quali saranno le prime cose che penserai e dirai? Beh di questo è meglio che non faccia alcun esempio perché sarei costretto ad essere alquanto volgare. Una cosa però posso dirla: probabilmente penseresti Ma perché proprio a me? Perché proprio oggi? Ci ho preso, vero?!
Queste prime reazioni sono normali. Umane.
La cosa importante è ciò che succede dopo. Come reagisci. La cosa che farai sarà cambiare la gomma. Magari sai già come fare oppure è la prima volta. La cosa certa è che ti darai da fare per riuscire a tornare a casa il prima possibile!

Nella vita capita a tutti di bucare una gomma e doversi fermare a bordo strada con le quattro frecce.
A volte, invece di scendere e darti da fare per risolvere la situazione, sei restato chiuso in macchina a chiederti perché sia successo proprio a te, cosa avessi fatto di male per meritartelo e sei stato preso dallo sconforto e dalla frustrazione. Anche questo è normale e può essere capitato a chiunque.
Quello che ti chiedo è: questi pensieri e stati d’animo ti sono serviti per cambiare la gomma e ripartire oppure hai notato che ti hanno rallentato o addirittura bloccato? Sono stati utili o controproducenti?

È importante avere sempre a mente l’obbiettivo: in questo caso ripartire il prima possibile.

Non sto dicendo che sia sempre facile e immediato. A volte alcuni ostacoli ci appaiono insormontabili. Lo so molto bene credimi. Che appaiano insormontabili però non significa che lo siano veramente e la cosa migliore che puoi fare è tenere duro, stringere i denti e riempire la mente e soprattutto il tuo cuore della consapevolezza che sei in grado di farcela. E crederci. Profondamente. Con tutto te stesso.

Chiederti il perché una gomma sia a terra è qualcosa che ti rallenta. Chiederti invece come puoi fare a cambiare la gomma in modo efficiente ed efficace è produttivo e funzionale all’obbiettivo.

Per alcuni il secondo atteggiamento è più facile da avere rispetto ad altri. E sai cos’è che fa la differenza? L’abitudine. E come si fa ad acquisirne una nuova o a modificarne una vecchia? Ci vuole impegno, costanza e ripetizione. Una persona che è sempre stata abituata a chiedersi perché capitino tutte a lei dovrà impegnarsi di più per cambiare atteggiamento rispetto a qualcuno che invece è già abituato ad affrontare in modo più produttivo e utile le sfide che la vita gli mette di fronte.

Che tu oggi sia “fatto così” non significa che non possa cambiare. Si tratta di acquisire abitudini diverse. Di scegliere ogni giorno chi e come vuoi essere e darti da fare con la pratica per diventarlo. Se sei sempre stato abituato a lavarti i denti con la destra, probabilmente incontrerai delle difficoltà a farlo con la sinistra. Sei d’accordo anche tu che è normale: non lo hai mai fatto!
La stessa cosa vale per le abitudini mentali e di atteggiamento nei confronti delle sfide della vita: invece del perché, è più utile chiederti cosa puoi imparare da un’esperienza e come questa possa aiutare a renderti una persona migliore e più matura.

Attenzione, non sto dicendo che il perché delle cose sia completamente inutile. Conoscere il motivo per cui accadono gli eventi può essere importante.
Nel momento in cui ti trovi a bordo strada con una ruota bucata la priorità è ripartire il prima possibile. Quando sarai nuovamente in cammino allora avrai tutto il tempo di chiederti come mai è successo. Il motivo può essere accidentale (un chiodo) oppure si poteva prevedere (gomma usurata). Nel caso in cui fosse prevedibile potrai evitare di ritrovarti in futuro nella stessa situazione. Anche il perché…ha il suo perché.

È solo nelle difficoltà che si cresce. A patto di affrontarle con coraggio, la consapevolezza di poterle superare e soprattutto nel modo più utile e migliore per te.

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