Il segreto per sentirsi sempre compresi


Due persone per potersi capire devono parlare la stessa lingua altrimenti la comunicazione sarà quasi impossibile.

Sembra banale come concetto, ma rifletti su questo: ti è mai successo di litigare o avere incomprensioni con una persona che ami? Magari la conosci da anni, più di chiunque altro, vuoi il suo bene e nonostante ciò avete difficoltà nel riuscire a risolvere una questione. La discussione inizia pacatamente e inspiegabilmente finisce con una litigata che non porta a nulla e logora entrambe.

Io queste situazioni sono riuscito a ridurle significativamente. Vuoi sapere come? Se si continua a leggere. Altrimenti smetti pure e risparmiati qualche consiglio sulla comunicazione.

Partiamo con una mia esperienza vissuta proprio in questi giorni.
Qualche tempo fa mi è arrivata una multa per eccesso di velocità. Più precisamente mi è arrivata la maggiorazione della multa (il secondo avviso) mentre la notifica della multa (il primo avviso) non è mai arrivato. Decido quindi di fare ricorso, compilo i moduli, scrivo due righe in cui spiego la situazione e mi reco in un ufficio di polizia per chiedere se durante l’attesa di una risposta al ricorso dovessi avere dei documenti in macchina con me nel caso mi fermassero per un controllo. Entro, mi dirigo verso il banco e questo è un breve riassunto di come è andata:

 

Io: Buongiorno, ho ricevuto la maggiorazione di una multa…
Agente: Si guardi, può pagare recandosi in un ufficio postale, via internet sul sito o con un bonifico.
Io: Si questo lo so, il fatto è che non mi è arrivata la prima notifica della multa e quindi non ho potuto pagarla con lo sconto. Ora mi troverei a dover pagare la maggiorazione e…
Agente: In questo caso se vuole può fare ricorso. Deve compilare i moduli che le sono arrivati a casa con l’avviso di maggiorazione, scrivere su un foglio separato le motivazioni del suo ricorso e spedire il tutto a questo indirizzo.
Io: Si lo so. L’ho già fatto. Sono appunto qui per questo perché…
Agente: No non deve portarli qui i fogli del ricorso. Li deve spedire tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Io: Si, so anche questo. La mia domanda è: nel caso in cui mi fermassero per un controllo stradale, devo avere dei documenti dietro che dimostrino che ho fatto ricorso? Perché immagino che durante il controllo sulla targa risulterebbe una multa non pagata.
Agente: Certo. Si faccia una fotocopia dei documenti del ricorso e lo tenga in macchina.

E l’ho fatta breve! Sai cosa passava nella mia testa ogni volta che mi interrompeva?

Vuoi starmi ad ascoltare, brutto cretino, invece di interrompermi sempre?

Lui faceva delle assunzioni sul motivo per cui ero lì. Questo per poter fare il prima possibile e sfoltire la coda di persone in attesa. Qual è stato però il risultato? Cercando di risparmiare tempo non è stato ad ascoltarmi, mi ha dato informazioni giuste e utili, peccato che non fossero quelle che servivano a me. Fosse stato ad ascoltare l’avremmo liquidata in due secondi.

Ecco il segreto di una buona comunicazione: ascoltare.

Facciamo un altro esempio:

Immagina di essere sul punto A e di guardare verso B. Che numero vedi? Un 9, giusto?
Ora spostati su B e guarda verso A. Ora che numero vedi? Un 6.

Adesso immagina che A e B siano due persone diverse che si trovano una di fronte all’altra e stiano disquisendo su che numero hanno di fronte. A vede un 9 mentre B un 6. Chi ha ragione?

Entrambi dicono il vero. E allora come se ne esce?

L’unico modo per sbloccare la situazione è che A si sposti di fianco a B per vedere il suo punto di vista e viceversa.
Comprendere le ragioni del nostro interlocutore è fondamentale per almeno due motivi:

  1. la ragione sta sempre nel mezzo (tanto banale quanto vero)
  2. quando una persona si sente compresa e capita è più ben disposta ad accettare consigli, idee, suggerimenti e punti di vista differenti dai propri

Un vecchio saggio diceva: hai due orecchie e una sola bocca, quindi ascolta il doppio e parla la metà.

Il segreto per farsi capire dagli altri è ascoltare il punto di vista del nostro interlocutore e soprattutto fargli comprendere che capiamo il suo stato d’animo trovando almeno un punto di convergenza fra le nostre visioni.

Vuoi essere compreso? Allora sii il primo a comprendere.
Vuoi essere ascoltato? Allora sii il primo ad ascoltare.

 

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3 pensieri riguardo “Il segreto per sentirsi sempre compresi

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