Ci sono momenti in cui ciò che desideri con ogni fibra del tuo corpo non puoi averla perché non dipende solo da te (un lavoro di squadra o la persona della tua vita). E stai male.
Quei momenti è utile sacrificarli.
Per capire bene cosa intendo torna al significato primo della parola. Nell’antichità durante i sacrifici venivano offerti i migliori beni alimentari (quali grano e carne) per invogliare le divinità a proteggere la comunità o per chiedere aiuto.
Il grano e le bestie erano una privazione per la popolazione, ma si credeva servissero per un bene superiore.
Ecco allora cos’è un sacrificio: rendere sacro qualcosa in forza di un bene futuro. Non significa quindi gettare alle ortiche fatica, dolore o solitudine, bensì dargli importanza e rendere ancora più di valore l’oggetto del nostro desiderio.