C’è una grossa differenza fra accettare e rassegnarsi.
Facciamo un esempio: Lance Armstrong è stato uno dei più famosi ciclisti di sempre. Mentre si stava affermando nel mondo del ciclismo vincendo una tappa della Vuelta, il campionato nazionale a Philadelphia, l’ottava tappa del Tour de France (diventando il più giovane vincitore di tappa dal dopoguerra) gli diagnosticarono un tumore ai testicoli.
Rassegnarsi per lui avrebbe significato gettare via tutto: un giovane promettente ciclista che interrompe prematuramente la sua carriera. Sarebbe stato anche comprensibile.
Invece, ha accettato questa ennesima sfida. Non solo, ha fatto ben di più: si è posto l’obbiettivo di vincere il Tour de France. Tale obbiettivo non lo ha mai raggiunto, ma è arrivato comunque terzo. Non male per l’ostacolo che ha dovuto superare!
A volte quando le cose non vanno come vorremmo, il primo passo importante da fare (e non così scontato) è accettare la situazione. Finché ci opponiamo ad un ostacolo non potremo mai superarlo. Se Armstrong avesse rimandato la cura del tumore o peggio avesse fatto finta che non esistesse proprio, certamente non sarebbe più tornato a correre. Sempre che fosse rimasto in vita.
Rassegnarsi significa arrendersi, gettare la spugna e farsi sopraffare da ciò che ci accade.
Accettare significa invece che prendi coscienza della realtà dei fatti. Fatto questo si affronti la situazione con più serenità, grinta e voglia di riscatto.