Tutti con lo stesso modello di smartphone.
Tutti con la stessa maglia o modello di scarpe.
Siamo in molti a criticare l’omologazione. Eppure quando una persona si veste in un modo particolare o porta i capelli con un taglio diverso da quelli classici, il primo pensiero è di critica e ci lasciamo sfuggire un “Ma guarda quello come va in giro! È un pazzo!”.
Critichiamo l’omologazione e allo stesso tempo chi se ne distingue.
Quindi chi è il pazzo? Chi rimane all’interno dei canoni o chi ne sta fuori? Chi segue le regole o chi le infrange?
Rispondi solo dopo aver letto PAZZA RAGIONEVOLEZZA. È un articolo che fa riflettere. Fidati.
Accendi la mente
Rifiutare l’omologazione a volte comporta l’emarginazione, specialmente negli adolescenti questo aspetto non va trascurato. Poi uno può avere un mondo “interiore” molto più ricco di quello esibito con gli amici o con il branco. D’altra parte, ci sono aspetti esibizionisti che solo superficialmente sembrano “anti”, ma a volte anche questi sono un vezzo, una divisa, una maschera. Poi qualcuno riesce ad essere se stesso, con o senza smartphone firmato, e spero ce ne siano tanti!
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Concordo pienamente.
Condividere quel mondo “interiore” almeno con gli amici renderebbe la nostra percezione di quella persona più vicina a noi e darebbe colore e sapore alle relazioni e al mondo.
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