Un A&L
Aristotele sostenne che l’uomo è un animale sociale.
Forse è per questo che è così difficile stare soli. Non intendo la solitudine di una domenica passata a leggere un buon libro o di una mezza giornata in spiaggia, sulle piste da sci o per due passi. Quello di cui parlo è l’assenza di legami di coppia nonché della frequentazione assidua di amici.
Forse ti chiederai chi mai potrebbe volerlo fare spontaneamente. E se non te lo chiedi, una risposta te la do comunque: io!
Tutto è iniziato dalla fine. La fine di una relazione di coppia al termine della quale sentivo la voglia di conoscere altre ragazze. Dal nulla però mi è apparsa questa domanda a chiare lettere: perché desidero una nuova relazione amorosa? La risposta che mi sono dato è scontata: sentivo il bisogno di riempire un vuoto. Allora mi sono chiesto se potesse essere questo il motivo principale per spalancare le porte ad una nuova persona nella mia vita.
E mi si è aperto un mondo!
Chi mi conosce bene dice che a volte penso troppo e mi faccio troppe domande. Vero. In questo caso però è stato importante perché mi ha fatto capire quanto sia difficile riuscire a restare da soli; soprattutto dopo anni di ininterrotte relazioni in sequenza. In più in un momento in cui la tua vita sta cambiando e avresti piacere di avere (ogni tanto) una persona speciale con cui poter parlare, sfogarti o semplicemente evadere dalla realtà con un bacio.
Il mio obbiettivo è quindi cambiato: bastare a se stessi. Non voglio una persona al mio fianco per sentirmi bene, bensì per condividere con lei la mia vita. Il mito delle metà non mi piace come filosofia di vita. È un’idea romantica che è bella da sognare ma che non voglio. (Se non sai di cosa sto parlando leggiti il Simposio di Platone o guarda qui!). E visto che le cose semplici non mi piacciono, ho deciso di fare lo stesso con le amicizie. In un’epoca storica in cui siamo sempre e costantemente connessi con il mondo, ho iniziato a frequentare meno persone per meno tempo.
All’inizio è stato impegnativo. Molto. Poi ho iniziato a capire quanto sia importante restare soli con se stessi.
È stato drastico? Sì, forse un po’. Ma mi ha anche insegnato tanto.
Innanzitutto diventi più forte e solido, apprezzi di più i momenti conviviali e anche quando ti trovi da solo non senti alcun vuoto, trovi sempre qualcosa da fare e stai bene comunque.
La conclusione a cui sono giunto è che amori e amicizie sono un di più, un regalo inaspettato, non una necessità senza la quale ci sentiamo persi; hanno quindi un valore maggiore rispetto a quello che avevano prima nella mia vita.
A queste stesse conclusioni ci sono arrivati in tanti semplicemente ragionando.
Per me toccare con mano è stata tutta un’altra cosa!