Esiste il Razzismo e poi esiste il Politicamente Corretto. Due facce della stessa ignoranza.
Adesso farò un esempio semplice (forse semplicistico):
- Se una mamma musulmana si lamenta del crocifisso nella scuola del figlio allora lo devo togliere altrimenti offendo la sua sensibilità
- Se io mi lamento del suo velo sono un razzista
È sempre e comunque colpa mia! Questo significa fare due pesi e due misure.
Per essere veramente equi dovrebbe valere una delle due:
- Se io devo togliere il crocifisso per non offendere la sua sensibilità, allora lei deve togliere il velo per non offendere la mia
- Se invece sono io razzista quando mi da fastidio il suo velo, allora è altrettanto razzista lei quando si lamenta del crocifisso
Come detto è un esempio semplicistico per farti ragionare su quanto il Politicamente Corretto (PC) si sia insinuato a tal punto all’interno della nostra vita da non rendercene neanche più conto.
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Il Razzismo è facilmente individuabile: ha una sua bandiera, delle sue frasi alquanto colorite (per così dire) e può tramutarsi in comportamenti violenti. Il PC invece si nasconde dietro alla bandiera della pace ed utilizza espressioni come urtare la sensibilità o termini come integrazione. Ecco perché, da un certo punto di vista è più pericolo: è subdolo.
Integrazione significa trattarsi tutti allo stesso modo abbracciando le diversità che ci caratterizzano come un arricchimento.
L’ignoranza dei due personaggi dell’esempio non è una prerogativa del cittadino occidentale ma qualcosa di transculturale. Combatterla può essere un altro modo per conoscersi meglio, unirsi e integrarsi.
Correttissimo! Ma mentre la tua analisi evidenzia una simmetria speculare tra i due fenomeni, la dinamica non è affatto ne’ simmetrica ne’ speculare: mentre l’eccesso del PC può alimentare il razzismo, non è vero il contrario! Anche per questo motivo il PC è molto pericoloso!
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